Vivere per sempre - Singola | Storie di scenari e orizzonti
Eternità
Eternità | Copyright: Engin akyurt / Unsplash

Vivere per sempre

Trasferire la propria psiche in Rete, ibernarsi, essere più felici, morire a 150 anni. Si può davvero? La recente pubblicazione del volume del collettivo Sputnik Futures, per Il Saggiatore, apre all'idea un mondo rivoluzionato.

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Intervista a Sputnik Futures
di Filippo Rosso
Sputnik Futures

è un gruppo di ricerca specializzato in futurologia. Da più di venticinque anni offre consulenze strategiche sulla tecnologia e sull’innovazione ad alcune delle più importanti aziende al mondo; ha inoltre fondato Alice in Futureland, una piattaforma di libri, podcast ed eventi.

Filippo Rosso

(1980), è autore del primo e forse ultimo ipertesto narrativo italiano, s000t000d (2002). Ha scritto testi e articoli su diverse riviste. Nel 2020 ha fondato Singola, di cui è caporedattore. Vive e lavora a Berlino.

I progressi tecnologici sono una risposta alle gravi questioni sistemiche che viviamo? Tra apocalittici e integrati - o in un caso come questo, di sfide globali - tra chi lascia e raddoppia, io propendo istintivamente verso il primo orientamento. 
Saranno state le troppe lezioni umanistiche di un paese eccessivamente scettico a ricordarmi la storia di un titano, Prometeo, che fu incatenato per troppa intraprendenza a una roccia. Ma anche mettendo il naso fuori casa e vedendo un po' di mondo, tolta la porzioncina più avanzata e ordinata che chiamiamo Occidente, le soluzioni a medio-termine ai problemi dell'umanità assomigliano ancora oggi a rudimentali lavagne, pozzi d'acqua e taniche di benzina, più che al green e alle nano-tecnologie.

Il recente Vivere per sempre, del gruppo Sputnik Futures, edito da Il Saggiatore, è un libro che mi ha stordito per il suo incrollabile ottimismo. Non tanto quello finto e prezzolato di Tonino Guerra, ma quello genuino di Elon Musk che come un bambino corre fuori dalla stanza dei bottoni a vedere il suo razzo che decolla. C'è un presente emendabile, o meglio, rivoluzionabile: è la scienza che spalanca le porte a un futuro di abbondanza e di possibili migliorie. C'è un Destino manifesto che non fa fuggire, come nel dipinto di John Gast, selvaggi e bisonti, ma malattie sfiancanti, polveri sottili, polimeri e preoccupazioni.
Il futuro di Vivere per sempre è un futuro a portata di mano come la terra di una frontiera che sta a noi inaugurare. Presto l'umanità potrà ibridarsi, mappare le proprie connessioni neurali, vivere centocinquant'anni, prodursi il cibo e stampare in 3D ciò di cui ha bisogno. Non solo: come se ciò non bastasse, la vita che ci attende sarà più felice, con meno preoccupazioni.

Abbiamo elementi per poterlo affermare, tralasciando gli scricchiolii e il terrore di una possibile catastrofe? E che fine farà Prometeo incatenato? Parafrasando Sputnik Futures riuscirà a liberarsi: come Houdini, con un misto di forza e meraviglia, o come MacGywer, costruendosi una tenaglia con l'acciaio delle proprie catene. 

Filippo Rosso - Innanzitutto, chi siete? 

Sputnik Futures - Siamo una società di consulenza di ricerca specializzata nei futuri di frontiera, un'intelligenza a lungo raggio che permette alle organizzazioni di sintonizzarsi con un mondo di rapidi cambiamenti. SPUTNIK è associato ai cambiamenti culturali che sfidano i pilastri di base esistenti negli atteggiamenti dei consumatori. Esplorando idee di frontiera, sosteniamo una leadership culturale che anticipi l'agenda di domani. La metodologia di Sputnik è radicata nell'interconnessione delle Idee: Mindtrends è la metodologia proprietaria di Sputnik che interconnette e interpreta le intuizioni dei principali pensatori contemporanei nelle arti, nelle scienze e nella tecnologia per determinare i cambiamenti nella mentalità e le tendenze culturali emergenti.

Abbiamo iniziato nel 1994 con una premessa: il futuro viene plasmato oggi. Da allora, abbiamo ricercato le menti più brillanti nelle arti, nelle scienze e nella tecnologia, e abbiamo intervistato alcuni incredibili leader di pensiero, in interviste confidenziali, uno a uno. In queste intuizioni abbiamo intravisto un'interconnessione di idee, e questo è diventato il nostro metodo distintivo. In questo viaggio ci siamo sentiti anche piccoli, confrontandoci con pionieri come George Church, Vint Cerf, Jaron Lanier, Freeman Dyson, Reid Hoffman, Paolo Soleri, John A. Wheeler, Lynn Margulis, Rita Cowell, Ann Druyan, Janine Benyus, e altri - prima che fossero disponibili le tecnologie che permettono le video chiamate. Oggi, abbiamo accumulato un archivio video di 300 esperti le cui intuizioni restano attuali e hanno anticipato di anni la scienza, la tecnologia e le innovazioni nel campo della sostenibilità.  

FR - Vivere più a lungo, colonizzare altri pianeti, potenziare il nostro cervello, ecc. Tutto suona come un'utopia (o una distopia), che il vostro libro suggerisce essere molto più vicina di quanto immaginiamo. Eppure la mia impressione è che, oltre ad alcune pure ipotesi tecnologiche, che possono essere vere in un modello di crescita e stabilità sociale ed economica illimitate, la realtà che stiamo affrontando oggi ci mostra piuttosto un futuro di scarse risorse e crescente instabilità. Chi potrà permettersi questa utopia? È realizzabile?

SF - In primo luogo, non pensiamo che stiamo affrontando un futuro di scarsità. L'attuale bioeconomia e l'economia microbica [microbial economy] sono oggi campioni di innovazioni che sono rigenerative - e i materiali biologici e le fonti proteiche alternative sono già mainstream. C'è una nuova generazione di biodesigner che sfrutta queste nuove tecnologie biologiche in nuovi prodotti e materiali che sono più sostenibili, circolari, rigenerativi e senza sprechi. E la maggior parte delle multinazionali leader hanno preso una qualche forma di impegno circa le emissioni (del tipo "impatto zero", ndr.) per i prossimi due decenni. Come ogni innovazione tecnologica esponenziale, questa inizia con un costo più alto ma diventa accessibile a tutti una volta che siamo in grado di scalare la tecnologia e fornire un maggiore accesso ad essa. Due esempi rapidi includono la biofatturazione [biofacturing] (bioreattori di dimensioni industriali sono ora in grado di produrre ingredienti fermentati molto più velocemente e a costi inferiori); e il potenziale della produzione 3D e additiva che sta permettendo capacità di produzione più decentralizzate e dematerializzate. Entrambi stanno diventando più accessibili oggi, ed entrambi hanno il potenziale di fornire risorse più sostenibili che sono accessibili a tutti. 

Un altro esempio è la medicina della longevità e il miglioramento cognitivo che non si ottengono solo con la medicina di precisione o con trattamenti mirati: ci sono pratiche di stile di vita che hanno dimostrato di aumentare la longevità (la Zona Blu, il Programma Okinawa, il digiuno intermittente, la restrizione calorica, una vita 'pulita' senza tabacco, meno stress, ecc.). I neuroscienziati hanno anche dimostrato che possiamo migliorare le prestazioni del cervello con esercizi di training cerebrale, la maggior parte dei quali sono facilmente disponibili su internet. Non chiameremmo tutto questo 'utopia', ma un modo promettente di raggiungere il nostro potenziale umano. E sì, crediamo che sarà raggiungibile perché la scienza e la tecnologia sono disponibili oggi.

FR - Il vostro libro esplode di ottimismo. Si potrebbe addirittura dire che l'ottimismo sia il prerequisito base per l'analisi degli argomenti che esaminate. Ci sono ragioni per essere ottimisti in questa specifica epoca storica rispetto ad altre? Se sì, quali?

SF - Il nostro ruolo nell'esaminare i temi del futuro è radicato nel lavoro che i principali pensatori di oggi stanno facendo su ciò che darà forma alla narrativa di domani. Se questo sembra ottimistico, allora è positivo, perché noi riportiamo solo ciò che è possibile. Spetta alla società plasmare il futuro che vogliamo, quello che vogliamo evitare e quello che potremmo creare per ottenere risultati più sani - ma il nostro ruolo a Sputnik & Alice in Futureland è quello di esplorare e illustrare ciò che è possibile. Viviamo in un'era mega-evolutiva in cui un evento significativo - in questo caso, il ritmo crescente dello sviluppo tecnologico - causa un cambiamento radicale e multi-generazionale. Il risultato: una super evoluzione.

Il genetista George Church ci ha detto in un'intervista che "a questo punto non c'è niente che sia impossibile, per un sistema biologico, se si vuole produrre in un modo che sia più verde [green], meno dispendioso di energia e più preciso. Ogni volta che si possono abbassare i costi, c'è un potenziale per aumentare il livello di vita". Guidato da tecnologi, scienziati e ingegneri, il processo di super evoluzione trasformerà fondamentalmente e irrevocabilmente industrie di ampia portata come l'agricoltura, le scienze della vita (salute e benessere), così come l'informatica, la finanza e i trasporti.

   

FR - Una sezione del vostro libro solleva la domanda: "Cosa significa essere umano?". Raccogliendo le interessanti intuizioni che avete offerto (creatività, emozioni, buoni sentimenti), siete arrivati a una vostra risposta su questo?

SF - La risposta più diretta che abbiamo è che essere umani è avere la capacità di adattarsi.  

 

FR - Nuovi modi di essere implicano nuovi modi di pensare. Quali nuovi impulsi avrà secondo voi il campo della filosofia in relazione a un'epoca di cervelli artificiali e dove la tecnologia sarà ibridata con la biologia?

SF - Ci sono già nuovi impulsi che mettono in discussione la fonte della coscienza, e che questa non è solo una caratteristica umana. Gli umani addestrano l'IA; ci piace pensare che non si tratti di "intelligenza artificiale" - siamo nel bel mezzo dell'IA: "amplificazione dell'intelligenza" L'IA è la migliore a scegliere le risposte. Gli umani sono più bravi a scegliere le domande. Sta iniziando un nuovo capitolo nella storia dell'umanità, una coesistenza dell'umanità - vivere insieme - con l'IA, ridefiniremo la natura della coscienza e della simbiosi. Un modo di guardare a questo è attraverso la lente dell'olobionte, di cui scriviamo nel nostro prossimo libro "Thriving with Microbes".  Un olobionte è l'unità totale di un ospite più le molte altre specie che vivono dentro e intorno ad esso, che insieme formano un'unità ecologica individuale. Le nostre relazioni, comportamenti e meccanismi di sopravvivenza includeranno l'IA come parte del nostro ecosistema umano.

 

FR - Nel libro c'è una figura ricorrente di "immortalista digitale", qualcuno che si sta dotando di tecnologie capaci di trasferire il suo "essere" su supporti digitali. Potreste dirci qualcosa su queste persone? Chi sono e quali sono i loro progetti attuali?

SF - Il digitale è un modo per vivere oltre il proprio limite fisico. E l'idea dell'immortalità digitale come business è in giro da qualche anno, in realtà è iniziata con la creazione di un avatar di se stessi. L'idea è di mettere i dati della vita e le opinioni di una persona in un archivio digitale personale a cui possono accedere le generazioni future. Un esempio recente è Deepak Chopra, che ha creato una versione AI gratuita di se stesso che costruisce una relazione personale con chi gli parla. L'avatar assomiglia e parla proprio come Deepak. È stato creato da una società chiamata The AI Foundation, che vuole costruire archivi AI virtuali di persone che vogliono essere rese immortali o semplicemente ricordate.

Martine Rothblatt è un altro leader in questo campo, avendo lanciato "Mind Files" diversi anni fa. Martine è un'imprenditrice (una delle fondatrici di Sirius XM radio, tra le altre startup tecnologiche) e sta estendendo l'idea dell'immortalità digitale alla robotica e all'IA. Ha commissionato alla Hanson Robotics (creatrice del robot Sophia) la creazione di BINA48, una replica robotica di sua moglie Bina Rothblatt che è stata presentata in un segmento del National Geographic "Story of God" con Morgan Freeman.

 


FR -
Ritenete possibili scenari negativi o indesiderabili dietro l'estensione dell'età biologica attraverso le tecnologie di manipolazione della biologia molecolare?

SF - Con tutti i nuovi e apparentemente radicali progressi tecnologici arrivano alcune sfide e dibattiti etici. Questo ha afflitto il progresso scientifico per anni. Ecco perché la bioetica è importante. Il progresso è fatto di errori e contrattempi - lo vediamo dall'esplorazione spaziale al fermare la diffusione di un virus mortale. Ma la storia ha dimostrato che le "correzioni" ci rimettono in carreggiata.

 

FR - Gli umani immortali continueranno ad avere figli?

SF - Nel libro, in realtà non preannunciamo che gli umani saranno fisicamente immortali; l'idea che privilegiamo, quella in cui si gioca davvero la sfida, è la longevità estrema. Non c'è dubbio oggi che possiamo aggiornare il corpo umano per vivere fino a 150 anni. La riproduzione è un processo naturale negli esseri umani, nelle piante, negli animali, nei microbi e altro ancora. Quindi sì, crediamo che le persone avranno figli mentre l'umanità si spinge verso la longevità estrema. 

Hai letto:  Vivere per sempre
USA - 2021
Pensiero
Sputnik Futures

è un gruppo di ricerca specializzato in futurologia. Da più di venticinque anni offre consulenze strategiche sulla tecnologia e sull’innovazione ad alcune delle più importanti aziende al mondo; ha inoltre fondato Alice in Futureland, una piattaforma di libri, podcast ed eventi.

Filippo Rosso

(1980), è autore del primo e forse ultimo ipertesto narrativo italiano, s000t000d (2002). Ha scritto testi e articoli su diverse riviste. Nel 2020 ha fondato Singola, di cui è caporedattore. Vive e lavora a Berlino.

Pubblicato:
29-03-2021
Ultima modifica:
29-03-2021
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