L'area fiera di Madrid é stata convertita in ospedale. Seguirá presto Milano. Dove finisce l'arte e inizia l'emergenza.
IFEMA, lo spazio fieristico di Madrid, é stato riconvertito in ospedale per fronteggiare l'epidemia di Covid-19.
Fino al 1 marzo, l'IFEMA aveva ospitato ARCOmadrid 2020, la più importante esposizione d'arte contemporanea della Spagna e un tradizionale luogo di incontro per scambi commerciali e culturali tra Europa ed America Latina.
La decisione é stata presa dal Governo negli ultimi giorni ed é stato mobilitato l'esercito.
Il sito si estende su un'area di circa 35.000 metri quadrati, il che rende IFEMA - ad oggi - il più grande ospedale della Spagna. A regime, la struttura potrá ospitare un numero massimo di 5300 pazienti. Per farsi un'idea delle dimensioni del nuovo complesso, l'ospedale Ramón y Cajal ha 750 letti e i grandi ospedali ne hanno circa 1.000.
Nel padiglione verranno installati docce e i servizi igienici. È inoltre iniziata l'installazione dell'infrastruttura di tubature e bombole di ossigeno, un lavoro vitale per fornire l'assistenza ai pazienti.
L'idea di utilizzare spazi di questo tipo per i ricoveri non é ovviamente la prima (il modello a cui ci si ispira é quello messo in piedi a Wuhan, che prendeva il nome di Arca di Noé) ma neppure l'ultima. É di questi giorni la decisione di allestire un ospedale proprio nella fiera di Milano.
É ovviamente surreale assistere alle immagini dei militari in mascherina che si aggirano per i padiglioni svuotati nell'opera di riconversione: il silenzio, amplificato dagli altissimi soffitti, sembra suggerire che l'ecatombe sia iniziata prima della possibilitá di un ricovero, di una reazione.