Le nuove novelle - Singola | Storie di scenari e orizzonti

Le nuove novelle

Nel giro di pochi mesi, cinque case editrici indipendenti italiane hanno dato vita ad altrettante collane dedicate alla forma intermedia: il racconto lungo, o romanzo breve. Un'intervista collettiva.

Dario De Marco

(1975) è stato redattore del mensile Giudizio Universale e editor di Esquire. Scrive di letteratura e cibo per CheFare, Dissapore, Esquire, L’Indiscreto, L'Integrale, La Ricerca. Ha pubblicato il romanzo Non siamo mai abbastanza (66thand2nd) e la non fiction Mia figlia spiegata a mia figlia (LiberAria). Nel 2021 è uscito il libro di racconti Storie che si biforcano (Wojtek).

C’è una forma letteraria più bistrattata e misconosciuta del racconto? Forse sì. Già, perché noi cuentistas e raccontofili - feticisti delle forme brevi e dei finali fulminanti - amiamo dipingerci come accoliti di una setta eretica, di un culto catacombale, in un mondo letterario dove vige il dominio assoluto del dio-romanzo. Ogni tanto per tirarci su di morale ci diciamo l’un l’altra che è un gran momento per il racconto, che l’ora della riscossa è vicina, ma poi siamo sempre miseramente costretti ad ammettere che, anche se in apparenza quest’epoca di velocità e distrazione sarebbe lo sfondo ideale per le forme brevissime, il racconto non se lo fila quasi nessuno.

A pensarci bene però forse c’è di peggio: forse neanche questo primato negativo possiamo rivendicare. Perché almeno i racconti finiscono nelle raccolte, nelle antologie, oltre a girare liberi per la rete. Ma c’è una forma che - per la sua natura ambigua e ingovernabile - gode di ancora maggiore sfortuna. Stiamo parlando della novella, o racconto lungo, o romanzo breve: e lo so che approssimiamo, che mettiamo nello stesso calderone lunghezze che i critici e i teorici ci tengono a tenere ben distinte, novella novelette eccetera, ma non vogliamo morire di tassonomia. Stiamo parlando della forma intermedia: quella non abbastanza lunga da diventare romanzo, ma troppo estesa per essere maneggiata come racconto. Si capisce che qui il problema è innanzitutto editoriale, prima ancora che di gusti del lettore: come la trattiamo una roba del genere? Con le sue 50-70 pagine, da sola non regge - economicamente, fisicamente - la pubblicazione. In compagnia, è troppo ingombrante. Quindi? Addio novella, sei un relitto del passato, a partire da quel nome così verghipirandelliano.

Eppure. Contro ogni aspettativa la forma intermedia sta risorgendo: in questi anni, in questi mesi proprio. Manco a farlo apposta, senza mettersi d’accordo, varie case editrici hanno aperto delle collane esclusivamente dedicate a questo formato. È strano. C’è qualcosa nell’aria? Hanno intercettato un interesse del pubblico? O si sono lanciate nel vuoto seguendo il solo piacere di pubblicare quello che gli va? E perché tutte quante proprio mo?

Da menzionare, tra i precursori di questa tendenza, quelli di Racconti Edizioni (la collana si chiama Scarafaggi ed è partita nel 2019), che però hanno fatto un percorso opposto, da casa editrice di sole raccolte di racconti all’apertura verso forme più lunghe. Sulla lunghezza media si attestano anche i Microgrammi Adelphi (2020) e i Quanti Einaudi (2021): ma si tratta di sperimentazioni diverse, se pur interessanti. Sono collane che vengono da due major; sono in qualche modo figlie della pandemia, nate per cercare nuove soluzioni in un momento in cui le librerie addirittura erano chiuse o comunque sempre meno frequentate (i Microgrammi sono partiti solo in digitale, poi sono seguiti libretti tra le 50 e le 100 pagine; i Quanti restano solo in ebook, e sono ancora più brevi); dal punto di vista del contenuto mescolano e ibridano saggistica e narrativa.

Narrativa che invece è il genere preponderante delle collane che stiamo per esaminare: sono cinque case editrici, piccole e indipendenti - Zona 42, Moscabianca, Industria&letteratura, Alter Ego, Eris edizioni - che hanno dato vita ad altrettante collane (in un caso, addirittura a un editore distinto). Per capire meglio di cosa si tratta, quali sono le forme e le intenzioni di ognuno, lo abbiamo chiesto direttamente a loro. Con una serie di domande uguali per tutte. Pertanto di seguito trovate: innanzitutto cinque schede, brevi carte di identità che riassumono le caratteristiche fondamentali di ognuna. A seguire le domande, delle quali potrete leggere le risposte in parallelo di ogni editore o direttore di collana. L’ordine di presentazione segue la data di nascita.

 

Zona 42

Nome: 42Nodi
Natura: collana
Data di nascita: ottobre 2020
Curatore/direttore: Chiara Reali per le proposte in traduzione; Michele Vaccari per le proposte in italiano.
Prezzo di una singola uscita: tra i 7 e i 12 euro
Misure (pagine o meglio battute): indicativamente tra 60K e 100K battute
Numero di uscite annue e cadenza: 8 uscite distribuite nel corso dell’anno in maniera irregolare.
Numero di libri usciti finora: 16
Ebook: sì
Autori (italiani o stranieri, solo esordienti o solo “esorditi”, un misto?): Alternano testi tradotti e testi nati in italiano.

 

Moscabianca

Nome: Cuspidi
Natura: Collana
Data di nascita: Febbraio 2022
Curatrice/direttrice: Diletta Crudeli
Prezzo di una singola uscita: 9,90 euro
Misure (pagine o meglio battute): Dalle 40.000 alle 80.000 battute
Numero di uscite annue e cadenza: Nove pubblicazioni all’anno, con tre titoli in uscita contemporanea ogni quattro mesi.
Numero di libri usciti finora: 6
Ebook: Sì
Autori (italiani o stranieri, solo esordienti o solo “esorditi”, un misto?): Italiani e stranieri, soprattutto “esorditi”

 

Industria&Letteratura

Nome: L’invisibile
Natura: Collana
Data di nascita: Aprile 2022
Curatore/direttore: Martino Baldi
Prezzo di una singola uscita: da 9 a 13 euro
Misure: da 30mila a 80mila battute
Numero di uscite annue e cadenza: Il primo anno 4, poi 5-6
Numero di libri usciti finora: 2
Ebook: No
Autori (italiani o stranieri, solo esordienti o solo “esorditi”, un misto?): Solo italiani; affermati, appartati ed esordienti

 

Tetra

Nome: Tetra
Natura: Casa editrice
Data di nascita: 4 maggio 2022
Direttore editoriale: Roberto Venturini
Prezzo di una singola uscita: 4 euro
Misure: minimo 45.000 battute massimo 75.000
Numero di uscite annue e cadenza: Le uscite in quartine di Tetra sono quattro (prevista un’uscita extra), il quattro del mese.
Numero di libri usciti finora: La prima quartina (ogni volume, numerato, è monografico).
Ebook: No
Autori (italiani o stranieri, solo esordienti o solo “esorditi”, un misto?): Gli autori coinvolti in prima battuta sono italiani “esorditi” ma a breve ci apriremo agli autori stranieri.

 

Eris edizioni

Nome: I Tardigradi - Nuova Biblioteca del Fantastico
Natura: Collana
Data di nascita: Autunno 2022
Curatore/direttore: curatela redazionale, editor Valentina Presti Danisi
Prezzo di una singola uscita: 7,90 euro
Misure: Tra le 70.000 e le 90.000 battute
Numero di uscite annue e cadenza: Vorremmo arrivare ad almeno 6 uscite l’anno
Numero di libri usciti finora: La collana partirà ufficialmente in autunno 2022
Ebook: No
Autori (italiani o stranieri, solo esordienti o solo “esorditi”, un misto?): Non c’è nessun limite per la scelta di autor* da pubblicare, la storia è la cosa più importante.

 

 

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Dario De Marco - Genere, linea editoriale, taglio, stile: qual è la caratteristica, se c’è, che tiene unite le vostre pubblicazioni?

Zona 42 - Letteratura di genere (dalla fantascienza al weird, dal fantastico all’horror) prestando particolare attenzione alla qualità letteraria dei testi che scegliamo, attenzione a temi del nostro panorama contemporaneo accompagnati da storie che sappiano intrattenere il lettore.

Moscabianca - Fantascienza e fantastico in ogni loro accezione. Storie dalla forte carica immaginifica accompagnate da illustrazioni a colori realizzate da un* artista ogni volta divers*.

Industria&Letteratura (risponde Martino Baldi) - Nessun confine di genere. Apertura tematica, fiction ma anche non fiction letteraria. Libro supertascabile, massimo 100 pagine. Obbiettivo: coniugare alto livello stilistico e leggibilità e proporre narrazioni non banali, capaci in qualche modo di avere un impatto sul modo in cui percepiamo la realtà. Non a caso, simbolo della collana è il cervo: animale che per eccellenza vive nel nascondimento ma che, quando si manifesta, lo fa con magnificenza e con il suo apparire cambia completamente il senso di ciò che lo circonda. Quando si è immersi nella natura sembra tutto così bello da essere predisposto per il tuo godimento, durante una passeggiata nel bosco si ha quasi la sensazione di essere il centro dell’universo, fin quando non appare un cervo e con la sua grandezza, magnificenza, nobiltà cambia il senso di ogni cosa mostrando un’altra dimensione, molto più grande di quella antropocentrica e antropomorfica. Il cervo è una presenza che sconvolge l’equilibrio della conoscenza. Che è un po' quello che fa anche la grande letteratura.

Tetra - La linea editoriale è quella di mescolare nelle quartine autori maturi, con alle spalle pubblicazioni con alcuni dei maggiori gruppi editoriali, e le nuovissime voci che si stanno imponendo nel panorama letterario italiano. Tetra vorrebbe essere un’arena dove gli autori possano sperimentare con la massima libertà. Non imponiamo una tematica agli scrittori, entro la gabbia delle 50/70 mila battute hanno assoluto campo libero.

Eris edizioni - Con la collana I Tardigradi ci occuperemo di narrativa del fantastico, inteso nel senso più ampio possibile, di autor* italian* contemporane*. La nostra idea è che il fantastico sia soprattutto ciò che è in grado di stupirci e così pensiamo che questi racconti possano diventare congegni con cui minare la narrazione ordinaria del reale, piccoli ordigni con cui far esplodere il senso comune. Da ciò deriva anche la scelta del nome: i tardigradi, creature esistenti ma dalle caratteristiche inaspettate, capaci sopravvivere nelle condizioni più estreme (perfino negli abissi o nello spazio), sembrano forzare i limiti del credibile tanto da apparire più vicini al mondo del mito che a quello reale.

DDM - Pubblicare un oggetto-libro autonomo partendo da un testo che in altri tempi o altri contesti viene infilato in una raccolta, o trova una collocazione editoriale diversa (o non trova nessuna collocazione editoriale proprio per questa sua natura “né carne né pesce”), può essere un problema. Qual è nel vostro caso il rapporto pagine/prezzo e come si relaziona ai costi fissi, indipendenti dalla dimensione del volume (stampa distribuzione lavorazione…): come ci state dentro?

Zona 42 - Come ci siamo dentro? Con molta fatica! Sappiamo che il costo/pagina di un volume della collana 42 Nodi è decisamente più alto di quello di un romanzo della nostra collana principale. D’altra parte il costo assoluto dei volumi è tra i più bassi e questo permette al lettore curioso di provare autor*, storie, generi con una spesa limitata e un impegno di tempo incomparabilmente minore rispetto a quello che richiederebbe un romanzo di 300/400 pagine. Inoltre la confezione volutamente simil-artigianale del volume (per scelta di carte utilizzate, formato e maneggiabilità) crediamo renda i nostri Nodi un prodotto comunque interessante per chi apprezza i libri ben fatti.

Moscabianca - Il formato ridotto e il numero di pagine limitato genererebbe un risparmio sui costi di produzione rispetto a opere più lunghe. Nel nostro caso, la presenza di illustrazioni a colori comporta dei costi più elevati, che andiamo a compensare con tirature più alte del solito e puntando su acquisti multipli da parte de* lettor*, favoriti dal prezzo di copertina accessibile.

Industria&Letteratura (risponde Gabriel Del Sarto, editore) - Non ci si aspetti una puntuale analisi dei costi di produzione. I&L non ha obiettivi, per ora, di fare marginalità, ma solo di pagare i costi vivi e, quando possibile, il lavoro di chi, volontariamente, sta mettendo le proprie competenze al servizio di questo progetto culturale. Detto questo, per “L’invisibile” abbiamo fatto un po’ di ricerca (la carta, il tipo di stampa per le copertine, la tiratura minima per avere un buon prezzo senza dover stampare mille copie subito) per trovare il miglior rapporto fra qualità del prodotto e sostenibilità, in un momento nel quale i costi stanno lievitando. Pensiamo di esserci riusciti, anche se poi molto dipenderà da come saremo bravi a far comprendere che la letteratura non si costruisce solo da 200 pagine in poi. Le gemme, i poeti lo sanno bene, stanno volentieri in un mano. Poi, certo, il vero nodo, il punto debole di ogni avventura editoriale, resta la distribuzione. Per questo stiamo estendendo il rapporto diretto con le librerie indipendenti.

Tetra - Per quanto riguarda la natura di questi testi si tratta di un problema che esiste ma in questo caso non ci riguarda. Questo perché Tetra è un progetto fondato proprio su questa essenza editoriale ambigua e ibrida. Per quanto riguarda il rapporto tra costi di produzione e introiti è inutile mentire, la coperta è molto stretta, ma vogliamo guardare lontano. La natura di questi libri è appunto particolare ma lo è anche da questo punto di vista: prezzo di copertina, fattura del libro, contenuti di altissima qualità ci fanno sperare che questi libri possano rappresentare dei long seller, che strizzano un po' l'occhio anche al collezionismo, quindi meno ricavi nell'immediato ma maggiori nel lungo periodo. I racconti di Tetra non hanno scadenza.

Eris edizioni - L’idea alla base del progetto è quella di ridare spazio alla forma del racconto lungo indipendente dalla raccolta. Questo formato in libreria è quasi inesistente e i prezzi non sempre adeguati. La nostra intenzione è quella di mantenere un prezzo “popolare” coscienti di non poter arrivare ai prezzi di un libro da edicola ma sicuramente garantendo un costo accessibile a molt* lettor*. Il prezzo contenuto crediamo possa essere anche uno strumento per chi vuole affrontare una lettura diversa dai propri standard, e possa invitare alla scoperta di nuovi tipi di narrazione oltre a essere un incentivo anche per i lettor* più giovani.

DDM - Qualche questione più di sostanza. Qual è l’idea fondativa, lo scopo, cosa vi ha spinto a realizzare il progetto.

Zona 42 - Da lettori di genere i racconti sono sempre stati una componente primaria del nostro panorama letterario. Ci siamo chiesti come potevamo proporre ai nostri lettori questo tipo di testi, e se la prima risposta è stata – fondiamo una rivista! – il lavoro che avrebbe comportato seguirla era (ed è) al di là delle nostre possibilità. Abbiamo quindi deciso di varare 42 Nodi, forti anche di quello che sta accadendo sulla scena principale della narrativa di genere: mai come in questi ultimi anni sì è vista un’esplosione di proposte di lunghezza media/breve sul mercato anglosassone. Perché non provarci anche qui?

Moscabianca - Moscabianca da sempre è attenta alla parte grafica delle storie che pubblica, dalle copertine molto evocative ai libri illustrati. L’idea di Cuspidi è offrire quindi un fantastico affilato, tagliente, capace di insinuarsi nella realtà e nella routine tramite narrazioni di genere che in questo caso vengono “potenziate” (un vero power up!) da illustrazioni che, speriamo, diventino indimenticabili e che possano offrire un ulteriore livello di possibilità e immaginazione.

Industria&Letteratura (GDS) - Industria&Letteratura parte da un desiderio semplice: volevo pubblicare una collana di poesia fatta di libri belli da vedere, non solo da leggere. Ripetere, in altre parole, quello che già altri avevano fatto. Mi riferisco, in particolare, alla bellissima esperienza di Ars Poetica di Luca Sossella Editore. Libri stupendi sotto tutti i punti di vista. Libri da mettere in bella evidenza in una libreria. Quando seppi che quell’esperienza si era chiusa, contattai i curatori della collana per cercare di ripeterla con Transeuropa Edizioni, con cui collaboravo. Così nacque la collana Nuova Poetica. Funzionò per qualche tempo, poi anche in quel caso le cose finirono troppo presto. Ostinatamente ho ripreso quel filo, consapevole però che avevo una sola strada davanti: diventare editore in prima persona. Si sa come è andata: il primo libro (Quanti, di Flavio Santi) edito a dicembre 2020, ha vinto il premio Viareggio Répaci. Da lì in poi, nel giro di pochi mesi, tutto ha subìto un’accelerazione, merito non mio ma di chi, come Martino Baldi o Demetrio Marra, quotidianamente sfornano idee, o di chi, più silenziosamente ma con la stessa motivazione, muove la nostra comunicazione. Insomma, il mio piccolo desiderio si è intrecciato a altri desideri simili, generando, per adesso, qualcosa che mi pare abbia respiro.
C’è, dietro tutto questo, per noi, una figura di riferimento, alla quale nel 2023 dovremmo riuscire a dedicare una collana: Adriano Olivetti. Per questo Industria & Letteratura: perché il nesso letteratura e società è per noi assolutamente naturale.

Tetra - La scelta di concentrarci sulla narrativa breve è la logica conseguenza dell’amore che abbiamo nei confronti del racconto, genere letterario che è nel Dna dei più grandi scrittori del nostro paese  e che è stato in grado di influenzare e contaminare altri media. Si pensi al cinema e nello specifico alla Commedia all’italiana, e non solo. Tetra è una sfida. Un progetto nato dalla volontà di avvicinare autori importanti e lettori a un genere, il racconto lungo, inspiegabilmente poco considerato nel panorama editoriale del nostro Paese.

Eris edizioni - Ci piaceva l’idea di proporre la forma del racconto lungo perché si tratta di una misura della narrazione che, nonostante abbia conosciuto esponenti illustri come Kafka, Bulgakov, Melville, col tempo è stata messa ai margini della produzione letteraria e spesso, per dinamiche commerciali, è stata assorbita in raccolte più ampie o stiracchiata fino ad assumere la forma del romanzo breve. Con questa collana Eris vuole ridare spazio e piena dignità nel panorama editoriale al racconto lungo, con libri dal formato piccolo e dal prezzo contenuto, per una lettura agile e accessibile a tutt*.

DDM - È il momento delle novelle? La forma intermedia può avere più successo dei racconti?

Zona 42 - È presto per dirlo, noi comunque ci auguriamo che il successo della narrativa di genere non dipenda dal formato in cui è proposta, ma dalla qualità delle storie e dalla loro varietà.

Moscabianca - I racconti, le raccolte, offrono un’idea omogenea di un* autor*, un quadro generale molto utile: si divaga su chi li ha scritti, sulla composizione della raccolta stessa. Le novelle invece sono una specie di sogno lucido che persiste dopo giorni, così si torna più volte sulla storia, la si affronta di nuovo. In questo offrono forse uno scambio maggiore tra persone, che raccontano loro stesse la storia.

Industria&Letteratura (MB) - Credo che la forma intermedia abbia maggiori margini di sperimentazione. Mi piace pensare di poter sollecitare diversi autori a provarsi in questa misura, da una parte offrendo loro uno spazio di libertà abbastanza ampio da permettergli di muoversi oltre i recinti che il mercato editoriale qualche volta gli costruisce intorno, dall’altra sollecitandoli ad uscire dalla loro comfort zone. E credo che questo possa essere apprezzato da un pubblico stanco di tanti libri che si assomigliano troppo. Penso inoltre che la narrazione breve-ma-non-troppo possa essere una misura ideale per l’introduzione del lettore anche meno scafato alla dimensione della qualità letteraria.

Tetra - Al momento ritengo sia il momento della narrazione breve in generale. Se la forma intermedia può avere più successo dei racconti solo il buon Dio dell’editoria può saperlo.

Eris edizioni - Crediamo che dopo un lungo periodo di romanzi “mattone” e saghe infinite ci sia spazio e voglia per la forma breve. Rispetto a qualche anno fa le cose stanno cambiando, c’è più fermento, ci sono molte più proposte, soprattutto grazie ad alcune piccole case editrici indipendenti. La novella potrebbe essere un buon compromesso, o meglio un tentativo e una scommessa per avvicinare anche il pubblico più restio alla prosa breve. Il racconto (micro/intermedio/lungo) può essere uno strumento da riscoprire sia per chi legge, andando incontro, anche, ai tempi sempre più ristretti lasciati alla lettura, sia per chi scrive perché potrebbe essere una sfida nuova e magari anche più interessante.

DDM - C’è qualcosa di intrinseco nella novella, è più adatta a certi generi che ad altri secondo te?

Zona 42 - Da quel che ci dicono gli autori con cui stiamo lavorando, il formato della novelette (la novella è l’equivalente anglosassone del nostro romanzo breve) è difficile da maneggiare perché necessità di un equilibrio tra idee, ambientazioni e personaggi molto diverso da quello che formato più breve, o più lungo, richiederebbe: in un racconto si può sacrificare tranquillamente qualche elemento in funzione dell’efficacia del testo, in un romanzo la struttura può adattarsi meglio ai contenuti, visto lo spazio a disposizione.
Detto questo, per la nostra esperienza non ci sono generi privilegiati nella scelta del formato.

Moscabianca - Essendo il fantastico il territorio che ci è più caro ovviamente ci sentiamo di dire che in questo caso la novella è più che adatta: è davvero una forma in grado di condensare in poco spazio un mondo perfettamente funzionante, cosa per niente facile. Weird, science-fiction, fantasy o qualsiasi altro genere e sottogenere si possa nominare sono composti da parole, mondi e personaggi che esagerano, strabordano oltre il reale. Trovare qualcosa di così complesso, eppure perfetto, in una novella ti spezza il cuore. In senso buono ovviamente.

Industria&Letteratura (MB) - In parte la risposta precedente risponde anche a questa domanda. Pensiamo di no. Pensiamo anzi che la novella si presti a una sperimentazione pressoché infinita. È proprio ciò che vogliamo dimostrare.

Tetra - Paradossalmente la narrazione breve apre alla possibilità di sperimentare a 360 gradi. L’ autore che si accosta a questo genere non si preclude alcunché.

Eris edizioni - Beh, difficilmente si potrebbe condensare una saga familiare in una novella. Ma chissà, in letteratura non c’è niente di impossibile. Per il resto, se parliamo di macro-aree come quella del fantastico e quella invece delle storie realistiche, non credo che la dimensione “novella” si presti meglio a una o all’altra. Esistono persino dei gialli in forma di novella.

 

DDM - Altre peculiarità o cose che ci tieni a evidenziare?

Moscabianca - Il genere fantastico sta sicuramente passando una sorta di rinascimento e riscoperta. Molt* autor* not* che erano sparit* dagli scaffali stanno di nuovo trovando spazio in libreria, e la stessa scena italiana fantastica sta offrendo ottime storie, presenti in raccolte, romanzi, o anche riviste amatoriali. Speriamo che Cuspidi possa farsi spazio, riscoprire storie che erano state ignorate o scoprire nomi nuovi. In ogni caso, pubblicare un fantastico che non ha paura di definirsi tale.

Industria&Letteratura (MB) - Una curiosità. Abbiamo attivato una collaborazione con la redazione della rivista Rumore. Ogni libro, subito dopo il testo narrativo, contiene una pagina in cui Rumore suggerisce una colonna sonora analogicamente motivata.

Eris edizioni - La call per l’invio delle proposte è ancora aperta. Breve riepilogo: cerchiamo racconti lunghi del fantastico, compresi tra le 70.000 e le 90.000; vanno inviati a propostetardigradi@erisedizioni.org  e corredati da sinossi. Per maggiori informazioni, la pagina ufficiale è https://www.erisedizioni.org/i-tardigradi/

 

DDM - Un’anticipazione sulle prossime uscite: un nome, un titolo, una novità, una curiosità - a scelta tua ma dicci qualcosa che non sappiamo!

Zona 42 - A fine giugno sono usciti i primi due Nodi italiani curati da Michele Vaccari. Si tratterà di due storie molto diverse tra loro, ma che rendono molto bene l’idea di varietà sottesa alla nostra collana.

Ecco i titoli:

- Pellegrino è l’universo, di Lorenzo Bianchi, è una storia che mescola rock’n’roll, vibrazioni cosmiche e personaggi bizzarri in un mix di weird leggero piuttosto unico;

- I tormenti della carne, di Elia Gonella, si muove invece nei territori della fantascienza tecnologica con qualche sfumatura body-horror, con una profondità e un’attenzione alle dinamiche personali davvero rara per una storia che si muove in certi contesti.

A breve saranno annunciate le prossime due uscite.

Moscabianca - Il blocco autunno-invernale dei Cuspidi, il terzo e ultimo del 2022, comprenderà come sempre un’opera di unə autorə stranierə e due di penne italiane; tra queste, la novella Nella verde gola delle lupe di Lucrezia Pei e Ornella Soncini, accompagnata dalle suggestive illustrazioni di Marco Calvi: una fiaba ucronica dagli echi distopici sulle mercificazioni del corpo e sulle barriere della diversità che regolano i rapporti, in un mondo ostile dove, per sopravvivere, cʼè sempre un prezzo da pagare.

Industria&Letteratura (MB) - Due titoli sono già usciti; il terzo autore lo abbiamo già annunciato e sarà Filippo Polenchi, che ha scritto il romanzo italiano più (bello e) incompreso che abbia letto nell’ultimo anno (Figlio fortunato, 66thand2nd 2021). Posso anticipare che l’ultimo libro di questo nostro primo anno sarà  di Rossella Milone, che ammiro da ormai quindici e che considero una vera sacerdotessa della narrazione breve, visto anche il suo impegno nella valorizzazione del racconto non solo come scrittrice.
Esce dopo l'estate una edizione speciale fuori numerazione: un racconto breve di Rosa Matteucci con traduzione testo a fronte in ucraino. 1000 copie saranno donate ai cittadini e rifugiati ucraini in Italia come gesto di accoglienza culturale. Non si solo pane (e armi) vive la solidarietà tra popoli, credo, ma anche di azioni culturali.

Tetra - Gli autori della prossima quartina (4 settembre) saranno: Eduardo Savarese, Romana Petri, Daniele Petruccioli e Maddalena Fingerle.

Eris edizioni - I primi tre titoli della collana usciranno in contemporanea a ottobre. Sono tre libri estremamente diversi tra loro, sia per le atmosfere che per l’approccio al genere fantastico: andiamo dal delicato realismo magico, al fantaspionaggio umoristico, alla cupa distopia.
Ecco i titoli: Creature dell’assenza di Gloria Bernareggi e Sephira Riva, Un allegro nichilismo cosmico di Alessandro Sesto e Corpo di Silvio Valpreda.

Hai letto:  Le nuove novelle
Italia - 2022
Arti
Dario De Marco

(1975) è stato redattore del mensile Giudizio Universale e editor di Esquire. Scrive di letteratura e cibo per CheFare, Dissapore, Esquire, L’Indiscreto, L'Integrale, La Ricerca. Ha pubblicato il romanzo Non siamo mai abbastanza (66thand2nd) e la non fiction Mia figlia spiegata a mia figlia (LiberAria). Nel 2021 è uscito il libro di racconti Storie che si biforcano (Wojtek).

Pubblicato:
08-09-2022
Ultima modifica:
07-09-2022
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